17/10/2024
Galateo, Overo de' Costumi di Giovanni Della Casa, letto da Pietro Trisciuoglio, non indica quali posate o bicchieri si debbano usare a tavola, ma suggerisce delle indicazioni su come farci apprezzare dagli altri, senza durare fatica, indicandoci degli atteggiamenti da non tenere per essere persone veramente ben educate. Un trattato del 1500, ma ASSOLUTAMENTE attuale.
Copertina Galateo
L'audiolibro del GALATEO ha una durata di 2 ore 40 minuti e 58 secondi.
Per ascoltare l'anteprima su YouTube: https://youtu.be/VN4I_eRNnNM
Per acquistare il prodotto a 9,00€ in download tramite il sito, cliccare https://www.audiolettori.it/audiolibri-in-download/159-galateo-9788896675601.html
Il Galateo overo de' costumi, fu scritto da Giovanni Della Casa tra il 1551 e il 1555 (pubblicato postumo nel 1558) ed è così celebre che in italiano con la parola galateo si definisce l'insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione. Il titolo dell'opera proviene dal nome Galeazzo (in forma latinizzata Galatheus) Florimonte, vescovo di Sessa, che suggerì all’autore l’idea. Della Casa non vuole soffermarsi sulle grandi virtù, patrimonio di pochi, ma cercare di correggere i difetti più frequenti, indicando i comportamenti più consoni alle varie situazioni della quotidianità e rivolgendosi non ad una élite, ma a chiunque vorrebbe riuscire gradito ed apprezzato dagli altri, insomma essere una persona educata, fine e raffinata. Un trattato estremamente moderno ed attuale dove non si parla solo di come ci si comporta a tavola, ma di come ci si comporta quando si sta insieme agli altri.
Se agli altri piacer vorrai, il Galateo ascoltar dovrai.
L'Autore:
Giovanni Della Casa era di origine fiorentina e nacque nel 1503 in località La Casa a Borgo San Lorenzo nel Mugello da Pandolfo della Casa e da Lisabetta Tornabuoni. Studiò a Bologna, a Firenze e a Padova. Consigliato da Alessandro Farnese, intorno al 1532 intraprese la carriera ecclesiastica a Roma, considerata come la carriera che garantiva il miglior stile di vita. Nel 1544 fu nominato arcivescovo di Benevento, benché non fosse ancora prete (ebbe il presbiterato nel 1547), ma non raggiunse mai la sua diocesi perché fu mandato nunzio a Venezia, città che abbandonò nel 1549. Il Della Casa, che era già conosciuto per la vita mondana, a Venezia trovò il palco ideale delle sue aspirazioni, con il suo palazzetto sul Canal Grande che divenne il luogo d'incontro della migliore nobiltà veneziana assieme ad artisti, poeti e letterati, e divenne lui padre di un figliuolo veneziano. In quest'ultima città redasse numerosi versi e trattati. Le prime opere importanti (tolte le poesie burlesche di gioventù) sono le due Orazioni in volgare dirette alla Repubblica di Venezia e a Carlo V.
Sempre durante il suo soggiorno a Venezia, scrisse in latino ciceroniano il trattatello Quaestio lepidissima: an sit uxor ducenda, ove si interrogava sul valore del matrimonio. L'opera fu tradotta in italiano solo nel 1976, a cura di Luigi Silori, per i tipi di Guida Editore di NapoliSi deve a lui l'introduzione in Veneto dei processi dell'Inquisizione (celebre quello intentato a P. P. Vergerio) e largamente si adoperò per la repressione dell'eresia in quelle regioni. Tornato a Roma, vi rimase fin verso gli ultimi mesi del 1551 quando, caduto in disgrazia Alessandro Farnese, anch'egli si trovò in difficoltà presso Giulio III. Al ritiro seguito all'allontanamento da Roma si deve la sosta nel Veneto e la tranquilla meditazione dalla quale nacque il Galateo. Eletto pontefice Paolo IV, fu richiamato a Roma ma non fu mai creato cardinale com'egli ardentemente sperava. Morì a Roma a 53 anni.
Grazie per l'attenzione, buon ascolto a tutti,
Il Club
Il Galateo overo de' costumi, fu scritto da Giovanni Della Casa tra il 1551 e il 1555 (pubblicato postumo nel 1558) ed è così celebre che in italiano con la ...